La condizione di disabilità è una parte del mondo,
non un mondo a parte.
visite alla pagina
Suggerimenti
per un bagno accessibile
(a basso costo)
PORTA
luce netta di 80 cm - deve avere l'apertura verso l'esterno (interessante
l'apertura detta rototraslante con anta che si può aprire a
spinta in entrambi i sensi vedi).
Maniglia a 80 cm da terra con ampia leva di presa, non a pomolo o incasso.
Che sia apribile facilmente dall'esterno (ad es. con una moneta) in caso di
necessità.
WC
di tipo normale di dimensioni medio-grandi (preferibilmente sospeso) - bordo
superiore (misurato senza tavoletta) ad un'altezza da terra di 43-44 cm. (altezza
utilizzabile anche con sedia tipo comoda). Un'altezza di 45 cm compresa la
tavoletta è una misura media che limita l'effetto doloroso delle "gambe
a penzoloni" e consente altresì una discreta facilitazione al
trasferimento dalla sedia a ruote al wc e viceversa.
Posizionamento wc: da un lato, distanza dall'asse centrale del wc al muro
laterale circa 50 cm. L'altro lato deve essere libero e lontano dal muro almeno
100 cm (dove potrebbe esserci anche il piatto doccia a raso o "a pavimento"),
spazio tale da consentire il posizionamento comodo della carrozzina per il
trasferimento laterale.
RACCOMANDAZIONE: normalmente una persona con
disabilità non si metterebbe mai (!) in casa propria "wc
speciali per disabili" perché sono pericolosi e scomodi proprio
per i disabili !!! (vedi 1
- 2).
Per chi li volesse o dovesse per forza installare (???), i wc speciali per
disabili devono anch'essi avere il bordo superiore, misurato senza tavoletta,
ad un'altezza da terra di 43-44 cm.
Il dispositivo per lo scarico acqua wc deve essere facile e "tenero"
da azionare ad una altezza fra 70 e 80 cm. sul lato più libero per
la fruizione da parte di una persona in carrozzina (bene anche il pulsante
pneumatico sul muro da posizionare anteriormente al wc a 70-80 cm da terra,
che deve essere "tenero" da premere.
Anche il sistema della classica catenella, che arrivi in basso ad un'altezza
di 40-50 cm da terra, può risultare idoneo).
TAVOLETTA WC
preferibilmente con apertura anteriore (vedi
esempio).
CASSETTA SCIACQUONE
consigliato il posizionamento esterno della cassetta dietro il wc che permetta
l'appoggio del coperchio del water, consentendo così il sostegno della
schiena della persona disabile. L'inclinazione del coperchio non deve superare
i 10°. Se invece la cassetta è a muro, occorre sistemare un distanziatore
per dare il medesimo effetto "schienale" al coperchio.
DOCCETTA PER WC
deve essere di minimo diametro. Da posizionare sul muro laterale ad un'altezza
di 60 cm e a circa 20 cm davanti al wc.
MANIGLIONI
PER WC
Sul lato più vicino al muro: posizionare il maniglione a circa 50 cm
di distanza dall'asse centrale del wc (misura superiore agli usuali 40 cm
per agevolare un eventuale assistente nella presa della persona). Usare un
maniglione fisso a muro a forma di L con il segmento orizzontale (di circa
40 cm) a 70 cm da terra e il segmento verticale (di 60 cm) che arriva a 130
cm da terra (angolo della L posizionato a circa 20 cm davanti al bordo anteriore
del wc) vedi esempio.
Sull'altro
lato del wc (quello con uno spazio libero più di un metro dal muro):
posizionare un maniglione ribaltabile a 40 cm di distanza dall'asse centrale
del wc, con il tubo di appoggio inferiore a 70 cm da terra.
LAVANDINO
di tipo normale con piano superiore a max. 80 cm da terra. Di tipo sospeso
senza colonna. Piano completamente orizzontale ai lati del rubinetto per consentire
l'appoggio di oggetti. Bordo di circa 3-4 cm con spigoli arrotondati. Foro
ellittico (meglio quasi rettangolare) con diametro maggiore non superiore
a 45 cm e diametro minore non superiore a 30 cm. Utile il porta asciugamano
(1-2)
sotto il bordo frontale. N.B. Se lo spazio doccia (o vasca) è prossimo
al lavandino, prevedere che il tubo flessibile del soffione sia di una lunghezza
tale da poter essere utilizzato sul lavandino ad esempio per il lavaggio dei
capelli.
RACCOMANDAZIONE: non installare mai lavandini
sagomati speciali "per disabili" perché non vanno bene
per i disabili !!!
RUBINETTO
di tipo miscelatore azionabile a leva di lunghezza normale (no leva lunga
perché pericolosa), o a fotocellula.
SPECCHIO
di tipo normale posizionato a 90 cm da terra (10 cm dal piano del lavandino)
e di unaltezza tale da poter essere ovviamente utilizzato anche da una
persona in piedi.
DOCCIA
deve essere a filo pavimento, dotata di un sedile ribaltabile (o amovibile)
munito di braccioli ribaltabili ad altezza di 45 cm dal calpestio,
doccia (soffione) a telefono e rubinetto (assolutamente raccomandato rubinetto
a valvola termostatica) posizionati a massimo 80 cm dal pavimento. N.B. Se
lo spazio doccia è prossimo al lavandino, prevedere che il tubo flessibile
del soffione sia di una lunghezza tale da poter essere utilizzato sul lavandino
ad esempio per il lavaggio dei capelli. Consigliato anche nel vano doccia
il maniglione a L con il segmento orizzontale a 70 cm da terra e il segmento
verticale che arriva a 130 cm da terra.
VASCA
deve avere un appoggio-seduta di 30-40 cm di profondità posizionato
in corrispondenza della testata della vasca. La persona da lì può
in sicurezza scivolare all'interno della vasca ovvero stazionare e utilizzare
quello spazio come seduta per la doccia con il soffione. La rubinetteria va
posizionata sul lato della vasca in modo che sia fruibile comodamente stando
seduti sulla testata vedi
esempio.
DISPOSITIVO ALLARME
cordicella in prossimità del wc e della doccia che arriva a 10 cm da
terra in modo tale da poter essere tirata anche da distesi in caso di caduta.
Per una maggiore possibilità di azionamento dell'allarme sarebbe ottimale
allungare la cordicella per tutto il perimetro del bagno, facendola scorrere
all'interno di un numero adeguato di anelli posizionati a 10 cm di altezza
dal calpestio (le zone del wc e della doccia sono le più pericolose,
ma la caduta potrebbe avvenire in ogni parte del bagno).
CORRIMANO
posizionato a 80 cm dal calpestìo
INTERRUTTORI LUCE ecc.
posizionati a 80 cm da terra.
PRESE
DI CORRENTE
agevolmente raggiungibili e posizionate tra un minimo di 40 e un massimo di
90 cm di altezza dal calpestìo.
CESTINO
senza coperchio oppure con apertura basculante
DISTRIBUTORE DI SALVIETTE PER L'ASCIUGATURA
con la parte sottostante di uscita delle salviette posizionata a 90 cm da
terra.
DISPOSITIVO
AD ARIA CALDA PER L'ASCIUGATURA DELLE MANI
con l'interruttore ad un massimo di 110 cm dal calpestìo.
ATTACCAPANNI
E APPENDIABITI
indifferentemente a gancio o pomello. Posizionarne 2 ad altezze diverse al
fine di agevolarne l'uso per indumenti lunghi o corti: metterne uno ad un'altezza
di 80-90 cm e un altro a 120-130 cm dal calpestìo.
RACCOMANDAZIONI
-TENERE PRESENTI GLI SPAZI DI MANOVRA DI UNA
CARROZZINA
(almeno per un diametro di 150 cm per la rotazione a 360°)
- IL WC E IL LAVANDINO DEVONO AVERE DAVANTI
SPAZI ADEGUATI
(il wc almeno 120 cm e il lavandino almeno 90 cm)
Sostieni la Uildm
dona
il tuo
5 x mille indicando nella dichiarazione dei redditi il
codice
fiscale
91007770273
---------------------------------------------------
Bagno per disabili?
Il DM
236/89 pone molta attenzione a tale ambiente lasciando tuttavia margini
di intervento sufficientemente ampi dove un progettista potrebbe elaborare
valide soluzioni. In realtà, e lesperienza di anni di incontri
con i tecnici lo testimonia, questi margini di intervento vengono utilizzati,
da un lato con un approccio poco tecnico, quasi emotivo, pensando di fare
bene. Dallaltro affidandosi, quale scelta sicura per quieto vivere,
a ciò che il mercato definisce a norma.
E allora il bagno diventa unesposizione di accessori particolari: wc
enormi, altissimi e con unapertura anteriore che sembra fatta apposta
perché la coscia si incastri dentro. Una vera e propria trappola.
E poi lavandini, chissà perché sagomati, con un rubinetto irraggiungibile
in fondo, sotto una leva lunghissima a minacciare gli occhi.
E' comunque necessario
tenere presente come il bagno rappresenti una situazione peculiare, in quanto
tutte le soluzioni possibili devono essere valutate in base alle esigenze
e alle possibilità della persona.
Se questo è vero per qualunque tipo di soluzione, lo è quindi
a maggior ragione proprio per questo ambiente nel quale la necessità
di indipendenza è ancora più desiderata.
Alla luce di queste
riflessioni è evidente come sia difficile definire in modo esauriente
come un bagno possa essere fatto per essere accessibile, in quanto tutto varia
in base a una pluralità di elementi di cui tener conto.
Non cè infatti un esempio di bagno accessibile, ne esistono invece
tanti quante sono le diverse caratteristiche di chi deve farne uso. Si devono
dunque trovare delle soluzioni che rispondano ad una varietà di condizioni
di disabilità.
Che tra laltro, ed è cosa non secondaria, tengano conto altresì
della presenza o meno di un assistente che deve aiutare la persona con disabilità.
e allora che fare?
Chiariamo innanzitutto che la norma non prescrive in realtà nulla di speciale e tantomeno di Speciale con la S maiuscola, se non un adeguato spazio per il movimento e per l'utilizzo degli apparecchi sanitari, e qualche accorgimento per la fruizione e la sicurezza.
Nel bagno previsto dalla norma non cè
nulla che riporti a quei tratti che distinguono il bagno per disabili
così come è comunemente immaginato.
Non cè il wc con lapertura frontale della ceramica né
tantomeno il lavandino sagomato per capirci. Elementi che, va ribadito, le
persone con disabilità difficilmente (per non dire mai) si metterebbero
in casa.
E da qui lidea di una
pagina web con tutti i suggerimenti necessari per un bagno accessibile che,
oltre a evidenziare misure "medie" più consone per
tutti, sia composto da elementi in massima parte non speciali
per disabili.
(pagina
a cura di Marcellino Boscolo, responsabile barriere architettoniche e mobilità)
--------------------------------------------------